Homeindustria & gdo“Sanificazione nell’industria alimentare”, tanti applausi per l’evento Afidamp

“Sanificazione nell’industria alimentare”, tanti applausi per l’evento Afidamp

Grande successo, nonostante il cambio di sede dell’ultimo momento, per la Tavola rotonda “Il valore scientifico della sanificazione nell’industria alimentare”, svoltasi il 2 ottobre a Milano, promossa da AfidampFed con il patrocinio di Otall, Ordine dei Tecnologi Alimentari – Regione Lombardia e Liguria, e organizzata da AfidampCom.

Successo nonostante il cambio di sede “last minute”
L’evento, che si sarebbe dovuto svolgere all’Expo, poche ore prima dell’inizio è stato spostato al Westin Palace di piazza Repubblica: ciononostante i partecipanti sono stati numerosissimi, oltre il centiniaio, e il dibattito si è svolto in un clima di grande interesse e partecipazione da parte di rappresentanti di vertice di tutte le categorie della filiera: oltre a dealer, imprese e le “classiche” categorie del nostro settore, erano presenti molti utilizzatori finali come industrie e tecnologi alimentari e società di preparazione dei pasti. Scopo della giornata: dimostrare il profondo valore che l’igiene e la sanificazione hanno in un settore ad alto rischio e decisivo per il benessere e la qualità della vita di tutti noi.

Il “talk show”
Il dibattito, in forma di talk show moderato dalla giornalista Tg2 Chiara Lico, ha perfettamente centrato l’obiettivo di affrontare problemi molto sentiti nel settore in modo mai pesante e accademico, ma sempre stimolante e approfondito. Tra i relatori il maggiore Costantino Meloni, comandante Nas Trento, Filippo Castoldi, dirigente Uo Veterinaria – Direz. Sanità Regione Lombardia, Silver Giorgini, responsabile Qualità Orogel, Toni D’Andrea, AD Afidamp Servizi, Massimo Artorige Giubilesi, vice presidente Otall e Andrea Casa, presidente Aiisa.

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Alessandro Amadori, Tony D’Andrea, Maggiore Costantino Meloni

Pulizia nell’industria del food, tra luci e ombre
Tra i momenti più attesi, la presentazione dell’indagine “Pulizia nell’industria alimentare”, svolta dall’Istituto Piepoli su commissione Afidamp. Ne è emerso un quadro fatto di luci e ombre che, a voler considerare il “bicchiere mezzo pieno”, svela le enormi opportunità che il settore alimentare riserva ancora all’industria del cleaning: “Per due aziende su tre delle 251 interpellate -ha sottolineato Alessandro Amadori, dell’Istituto Piepoli- il costo della pulizia incide meno del 5% nel processo produttivo. Per 8 aziende su 10 la pulizia viene fatta in autoservizio, e sempre per l’80% delle industrie i costi per l’igiene non variano da almeno tre anni e resterà invariato anche nei prossimi. Se da un lato, poi, le aziende sono virtuose nell’impiegare prodotti professionali (almeno 7 su 10), dall’altro nel 40% dei casi risultano carenti sul piano della formazione specifica. Il capitolo controlli è ancora più critico, perché in un caso su due non vengono effettuati. Spicca in questo caso la netta distinzione fra le aziende che si inseriscono nelle più solide realtà associative del settore e quelle che non ne fanno parte: il che si può leggere come una testimonianza dell’importanza che l’attività associativa riveste anche in relazione alla sensibilità igienica.

Alta l’attenzione per la qualità dell’aria
La presenza di Aiisa (Associazione Igienisti aeraulici) alla giornata non è stata casuale, e infatti si è parlato molto anche di questo. In questo caso le notizie sono (in parte) più rosee, perché la ricerca ha messo in evidenza un’alta sensibilità delle aziende sul versante dell’ispezione igienica dei condotti di aerazione: il 65% delle intervistate la svolge con regolarità. Anche qui però c’’è un segno meno, perché la grande maggioranza (83%) ricorre ad imprese di pulizia e servizi non certificate. Solo 17 industrie su 100 affidano la loro qualità dell’aria indoor a tecnici specializzati.

Chiara Lico, Filippo Castoldi, Silver Giorgini, Massimo Giubilesi, Andrea Casa
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